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25-03-2011 Alcolismo: il delicato rapporto tra ricaduta e gratificazione
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Fonte: Alcolism: Clin & Exp Res
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Titolo originale e autori: Cortical Thickness, Surface Area, and Volume of the Brain Reward System in Alcohol Dependence: Relationships to Relapse and Extended Abstinence. Alcolism: Clin & Exp Res, Mar 2011, in press-Durazzo TC, Tosun D, Buckley S, Gazdzinski S, et Al |
Le ricadute degli alcolisti nel bere potrebbero essere associate a fattori neurobiologici. A sostenerlo sono i ricercatori dell’Università di San Francisco in California secondo i quali, almeno il 60% di coloro che soffrono di problemi di alcolismo subiscono delle ricadute.
Lo studio da loro effettuato, in pubblicazione sulla rivista Alcoholism: Clinical & Experimental Research, analizza l’integrità del sistema di gratificazione cerebrale (brain reward system), elemento determinante per capire i meccanismi che portano alle recidive.
In particolare gli scienziati hanno condotto un esperimento per misurare lo spessore, la superficie e il volume delle componenti neocorticali del sistema di gratificazione in un gruppo di controllo, un gruppo che rimaneva astinente dopo il trattamento e un terzo gruppo che, nonostante il trattamento, ricadeva nell’abuso.
I risultati delle risonanze magnetiche effettuate all’inizio dello studio e dopo 12 mesi su tutti i partecipanti hanno evidenziato che, lo spessore corticale degli astinenti e di coloro che sperimentavano ricadute nell’alcolismo era inferiore a quello del gruppo di controllo. I recidivi mostravano inoltre una superficie del sistema di gratificazione cerebrale inferiore rispetto al gruppo di controllo e al gruppo degli astinenti e anche il volume di certe componenti cerebrali aveva dimensioni inferiori rispetto agli astinenti. Fattori questi che, secondo gli studiosi, potrebbero spiegare il maggior consumo di alcol dopo il trattamento nei recidivi.
Le anomalie di certe regioni cerebrali sarebbero quindi alla base della variabilità degli stati d’animo, delle emozioni e dei processi di gratificazione e potrebbe aumentare il rischio di soffrire di problemi di alcolismo. “Queste superfici cerebrali minori – ha spiegato in una nota Susan F. Tapert, docente di psichiatria all’Università di San Diego, California – potrebbero indicare che, i recidivi, avendo a disposizione un minor numero di cellule cerebrali per trovare gratificazioni frequenti nel corso della giornata, potrebbero essere portati alla ricerca dell’intossicazione alcolica per ottenere una gratificazione”.
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Redattore: Staff Dronet
Indirizzo: Programma Regionale sulle Dipendenze
Email: info@dronet.org
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