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08-03-2010
Cocaina: a rischio il cuore per infarto e ischemia
Fonte: Heroin addiction & related clinical problems
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L’uso della cocaina può causare diverse complicazioni cardiovascolari che vanno dall’angina pectoris all’infarto del miocardio, da aritmie cardiache a morte improvvisa. Nonostante questo, il suo uso continua ad essere percepito dai cocainomani “non pericoloso”. Una recente revisione della letteratura scientifica pubblicata sulla rivista dell’Europad, Heroin addiction & related clinical problems, realizzata da Carla Gambarana del Dipartimento di Neuroscienze presso l’Università di Siena, aggiunge nuove evidenze scientifiche sulla pericolosità dell’uso di cocaina e sulle complicazioni cliniche che ne possono derivare.
Dall’analisi emerge che il 40% dei soggetti che si presentano in pronto soccorso in seguito all’uso di droghe, ha assunto cocaina. Il 37% di soggetti ha un’età compresa tra i 37 e i 44 anni, ma non sono rari i casi di giovani, anche diciannovenni, ospedalizzati per attacchi di cuore non mortali associati proprio all’assunzione di questa sostanza.
La cocaina e la cocaina base vengono velocemente assorbiti dall’organismo con picchi di concentrazione nel plasma (e quindi effetti massimi) che possono variare dai 30 secondi ai 30 minuti a seconda della via di somministrazione (endovenosa, sniffo). E’ proprio durante il picco di concentrazione che il rischio di infarto del miocardio (muscolo del cuore) è massimo, indipendentemente dalla dose assunta, dalla via di somministrazione e dalla frequenza d’uso e questo, anche in soggetti con fattori di rischio relativamente bassi. Spesso i pazienti si presentano al pronto soccorso con un dolore al petto (campanello d’allarme) subito dopo l’assunzione di cocaina (41% dei casi), ma molte volte questo dolore subentra solo dopo diverse ore o giorni.
L’ischemia e l’infarto del miocardio correlati all’uso di cocaina, possono dipendere da diversi fattori dovuti alla compresenza di una stimolazione del sistema nervoso centrale, del sistema cardiovascolare e di quello respiratorio. Quando si assume cocaina il cuore batte più velocemente, aumenta la pressione arteriosa e l’organismo richiede una maggiore quantità di ossigeno; la vasocostrizione delle coronarie però comporta l’arrivo di minori quantità di ossigeno nel miocardio, una condizione pro-trombotica e l’accelerazione di fenomeni arteriosclerotici. Questi ultimi risultano addirittura osservabili dall’autopsia di alcuni giovani cocainomani, tanto da far ipotizzare una possibile correlazione tra l’uso di cocaina e la precoce formazione di arteriosclerosi e trombosi, che invece sarebbero normalmente tipici dell’età avanzata.
Gli effetti cardiovascolari prodotti dalla cocaina inoltre, sono amplificati dall’associazione di questa droga con alcol e sigarette, aumentandone ulteriormente la pericolosità.
Redattore: Staff Dronet
Indirizzo: Programma Regionale sulle Dipendenze
Email: info@dronet.org
 

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