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04-02-2010
Identificata struttura tridimensionale dell’enzima integrasi. Nuove prospettive terapeutiche anti-HIV.
Fonte: Nature
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Pubblicato online sulla rivista Nature, uno studio sulla struttura cristallina dell’integrasi, un enzima che permette al patrimonio genetico del virus dell’HIV di integrarsi con quello delle cellule ospiti, durante l’infezione.
Questo enzima costituisce uno dei principali bersagli contro i quali la ricerca scientifica si orienta per identificare trattamenti efficaci contro l’infezione causa dell’AIDS. Gli inibitori dell’integrasi sono dunque una classe di farmaci il cui meccanismo d’azione però, non è ancora del tutto noto. Conoscere in dettaglio la struttura tridimensionale dell’enzima, può costituire la chiave per comprendere effettivamente l’interazione con questi farmaci.
Una ricerca realizzata in collaborazione tra Boston e Londra, si è occupata proprio di risolvere questo problema: ottenere un cristallo abbastanza grande dell’enzima, tale da poter essere studiato ai raggi X. Lo studio presentato da Peter Cherepanov dell’Imperial College di Londra, riporta la realizzazione di un cristallo ottenuto dall’integrasi di un virus molto simile a quello dell’HIV, processo costato più di 40mila tentativi, ma che ha finalmente permesso di ottenere un cristallo di qualità tale da rivelare la sua struttura tridimensionale.
Una volta ottenuti questi dati, i ricercatori hanno studiato alcuni farmaci che inibiscono l’enzima e sono andati a vedere in che modo interagiscono con la struttura dell’enzima stesso, per comprenderne il meccanismo di azione. Lo studio pone le basi per lo sviluppo di trattamenti antiretrovirali in grado di intervenire in modo mirato contro l’enzima e potenzialmente, ridurre lo sviluppo di resistenza contro i farmaci.
Redattore: Staff Dronet
Indirizzo: Programma Regionale sulle Dipendenze
Email: info@dronet.org
 

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