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18-01-2010 Resistenza ai farmaci contro HIV: uno studio sulle mutazioni del virus
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Fonte: Proceedings of the National Academy of Sciences
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La costante ricerca di nuovi trattamenti farmacologici per la cura dell’AIDS è complicata dalla facilità con cui il virus dell’HIV modifica le sue caratteristiche strutturali, rendendolo invulnerabile, ovvero resistente ai farmaci.
I medici spesso giocano un ruolo importante nel cercare il giusto mix di farmaci per massimizzarne l’efficacia: riuscire a prevenire le possibili mutazioni a cui il virus può andare incontro, potrebbe aiutare nella scelta di farmaci mirati, aumentando notevolmente il successo dei trattamenti antivirali, obiettivo che si sono posti i ricercatori guidati dal professore associato di chimica e biochimica dell'Università di San Diego (http://ucsdnews.ucsd.edu/newsrel/science/01-10HIV.asp ) Wei Wang, in collaborazione con la Harvard University.
La ricerca, descritta sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, si è avvalsa del contributo di due diverse discipline: la statistica e la modellistica molecolare computerizzata. I ricercatori hanno determinato una mappatura genetica del virus raccolto sia in pazienti trattati con uno specifico farmaco antivirale che in pazienti non trattati. I virus vanno incontro ad un considerevole numero di mutazioni genetiche la cui distribuzione e combinazione si riflette in modifiche della loro struttura. Identificare quali mutazioni siano responsabili della resistenza al farmaco in esame richiederebbe calcoli estremamente lunghi e complessi per questo i ricercatori hanno utilizzato un metodo statistico probabilistico che ha permesso di dedurre solo quelle combinazioni di mutazioni che hanno una probabilità maggiore di portare a resistenza. Successivamente, attraverso l’uso di un metodo computerizzato, i ricercatori hanno “costruito” dei modelli che rivelano come queste modifiche si riflettono sulla capacità del virus di non essere più attaccato dal farmaco. Questo approccio si è dimostrato valido nello studio delle mutazioni del virus indotte da tre diversi farmaci antiretrovirali: indinavir, zidovudina e nevirapina e in futuro il lavoro verrà esteso a tutti gli altri farmaci approvati dalla Food and Drug Administration per il trattamento dell’HIV.
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Redattore: Staff Dronet
Indirizzo: Programma Regionale sulle Dipendenze
Email: info@dronet.org
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