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26-11-2009 Binge eating e dipendenza da droghe, possibile relazione?
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Fonte: Proceedings of the National Academy of Sciences,
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Ricerca compulsiva, difficoltà a smettere, gratificazione e ricaduta: i meccanismi che caratterizzano la dipendenza da sostanze si ripropongono anche in chi soffre di disturbi alimentari, soprattutto se sottoposto a regime alimentare ipocalorico. Cibo come droga?
Un team di ricercatori della Boston University Medical School guidato da Pietro Cottone, in collaborazione con importanti centri di ricerca internazionali (Scripps Research Institute, Università di Roma La Sapienza, National Institute on Drug Abuse e il National Institute on Alcohol Abuse e Alcoholism) sta analizzando i meccanismi che accomunano la dipendenza da cibo e quella da droghe. L’attenzione è rivolta in particolare alla ricerca compulsiva di cibo (binge eating) e di alimenti appetitosi grassi e calorici, molto efficaci in termini di ricompensa e piacere.
Lo studio, pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, è stato condotto su animali da laboratorio, ratti sottoposti ciclicamente a diversi regimi dietetici. Gli animali per cinque giorni potevano mangiare mangime tradizionale, mentre per due giorni avevano accesso a cibo molto appetitoso (high palatable) costituito da grassi, zuccheri, cioccolata. Un secondo gruppo di animali, nutrito con cibo per roditori, è stato usato come gruppo di controllo.
I ricercatori hanno osservato che, in presenza di cibo standard, gli animali a cui era stato precedentemente somministrato cibo appetitoso non mangiavano molto e presentavano segnali di stress. Aumentava inoltre l’espressione del gene CRF (fattore di rilascio della corticotropina) nell’amigdala, una zona del cervello coinvolta nelle situazioni di paura, ansia e stress.
Ripristinando l’accesso al cibo appetitoso, i livelli del CRF nel cervello degli animali tornavano alla normalità. I risultati dello studio dimostrerebbero quindi che la privazione da cibo appetitoso e gratificante durante la dieta potrebbe risultare difficoltosa proprio a causa di meccanismi simili a quelli dell’astinenza da droghe. Ansia e stress procurati dallo stato di privazione indurrebbero facilmente alla ricaduta e alla ricerca compulsiva della sostanza gratificante.
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Redattore: Staff Dronet
Indirizzo: Programma Regionale sulle Dipendenze
Email: info@dronet.org
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