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16-11-2009
AIDS, popolazione femminile a rischio
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Fonte: Annual European Aids Conference
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L’AIDS è la prima causa di morte e malattia per le donne tra i 15-49 anni. Su un totale di 33 milioni di persone nel mondo affette da virus HIV, oltre la metà (17 milioni) sono donne. Il fenomeno non caratterizza solo i paesi in via di sviluppo, infatti nel 2007 il 30% delle pazienti ha contratto il virus in Europa occidentale.
Sono alcuni dei dati emersi durante la Annual European Aids Conference (Eacs) conclusasi sabato a Colonia, durante la tavola rotonda “Gender Perspective – HIV and Women”, che ha affrontato anche temi come la gestione dell'HIV/AIDS durante la gravidanza, gli effetti delle terapie sulla contraccezione, gli aspetti psicosociali della cura e l'impatto dell'HIV/AIDS sulle famiglie.
Le donne in età riproduttiva risulterebbero più vulnerabili all’infezione da HIV rispetto agli uomini, a causa di una combinazione di fattori biologici e di disuguaglianze di genere. Il principale fattore di contagio è rappresentato da rapporti sessuali non protetti: la trasmissione del virus da uomo a donna è due volte maggiore rispetto alla trasmissione da donna a uomo. La risposta al trattamento farmacologico delle pazienti è simile a quella degli uomini, tuttavia gli effetti collaterali dei farmaci sono molto più pesanti, provocando gravi episodi di rash, lipodistrofia e sintomi depressivi.
Secondo il rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sulla salute delle donne, (Women and health: today’s evidence tomorrow’s agenda), nel 2008 il 45% delle donne in gravidanza con infezione da HIV ha ricevuto cure per evitare la trasmissione dell’infezione al nascituro, tuttavia nel mondo solo il 21% delle donne in gravidanza è sottoposta a test per l’HIV, e solo un terzo delle pazienti sieropositive ha accesso alla terapia antiretrovirale dopo la gravidanza.
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Redattore: Staff Dronet
Indirizzo: Programma Regionale sulle Dipendenze
Email: info@dronet.org
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