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27-05-2009 Khat e popolazioni migranti
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Fonte: Centre for Culture, Ethnicity and Health
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Il khat (Catha edulis) è un arbusto che cresce spontaneamente nell’Africa meridionale e nella penisola Arabica dagli effetti psicostimolanti dovuti al catinone, una sostanza psicoattiva contenuta nelle foglie di questa pianta. L’attenzione nei confronti di questa sostanza è legata al fatto che viene utilizzata legalmente per le presunte proprietà etnofarmacologiche, anche se è ancora acceso il dibattito sullo status legale e sulle conseguenze per la salute derivanti dall’uso.
Sebbene le autorità sanitarie internazionali ritengano che questa sostanza abbia un basso potenziale d’abuso, destano preoccupazione i possibili danni derivanti da un uso eccessivo spesso associato a condizioni di emarginazione sociale e di disagio legato all’immigrazione.
Il manuale che proponiamo, a cura del Centre for Culture, Ethnicity and Health (Australia), offre un’ampia rassegna della letteratura descrivendo il fenomeno di diffusione ed uso di questa sostanza in particolari contesti culturali, le comunità di immigrati africani, dove per ridurre i danni associati al consumo di khat sono necessari interventi volti a ridurre la condizione di emarginazione sociale di questi gruppi di popolazione.
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Redattore: Staff Dronet
Indirizzo: Programma Regionale sulle Dipendenze
Email: info@dronet.org
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