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01-04-2009 Ricerca: Nanotecnologie per la cura della dipendenza da droghe
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Fonte: Buffalo University
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Un nuovo trattamento basato sulle nanotecnologie potrebbe risultare efficace per la cura della dipendenza da droghe, secondo i recenti risultati di una ricerca condotta presso il Dipartimento dello Institute for Lasers, Photonics and Biophotonics dell’Università di Buffalo, New York.
I ricercatori sono riusciti a sviluppare una nanoparticella stabile in grado di silenziare o rendere inattivo il DARP-32, un gene che riveste un ruolo critico nella dipendenza da droghe, rivela la ricerca pubblicata su Proceedings of the National Academy of Sciences. La proteina DARP-32 infatti svolge un ruolo importante per lo sviluppo di comportamenti additivi, poiché innesca una cascata di segnali coinvolti nella dipendenza da droghe.
La produzione di questa proteina può essere fermata grazie a siRNA (RNA interferente breve), una molecola in grado di inibire l’espressione di singoli geni, prevenendo quindi la dipendenza da droghe. “Rendendo silente questo gene, il craving causato dalla dipendenza verrebbe ridotto” ha commentato la dottoressa Boniou, che ha preso parte alla ricerca, ma questo approccio potrebbe essere impiegato anche nella cura di un’ampia tipologia di disturbi psichiatrici e neurologici.
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Redattore: Staff Dronet
Indirizzo: Programma Regionale sulle Dipendenze
Email: info@dronet.org
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