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01-12-2008
1 Dicembre 2008: Giornata Mondiale AIDS
Fonte: Dipartimento delle Dipendenze
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La giornata del 1° dicembre è dedicata in tutto il mondo alla lotta all’AIDS, con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica su questa epidemia di portata mondiale causata dalla diffusione del virus HIV. La ricorrenza è stata scelta in quanto il primo caso di AIDS è stato diagnosticato proprio il 1° dicembre 1981. L'idea di una Giornata mondiale contro l'AIDS ha avuto origine al Summit mondiale dei ministri della sanità sui programmi per la prevenzione dell'AIDS del 1988 ed è stata in seguito adottata da governi, organizzazioni internazionali ed associazioni di tutto il mondo. Da allora l'AIDS ha ucciso oltre 25 milioni di persone, diventando una delle epidemie più distruttive che la storia ricordi.
Secondo i dati forniti dal Rapporto mondiale sull’AIDS 2008 delle Nazioni Unite (UNAIDS), l'epidemia di AIDS ha mietuto circa 2,1 milioni di vittime nel corso del 2007 (le stime si situano tra 1,9 e 2,4 milioni), 330.000 delle quali erano bambini minori di 15 anni. Tuttavia, dal 2001 nel complesso i nuovi casi di infezione HIV si sono ridotti passando da 3 milioni a 2,7 nel 2007, anche se in paesi quali Cina, Indonesia, Kenya, Mozambico e Federazione russa le tendenze rispetto a nuovi casi di infezione sono in crescita.
A livello europeo, nel 2006 sono state diagnosticate 86.912 nuove infezioni da HIV e la principale via di acquisizione dell’infezione avviene tramite rapporti sessuali non protetti, pari al 37,9% dei casi, mentre il 27,4% contrae l’infezione tramite lo scambio di strumenti utilizzati per l’assunzione di droghe (siringhe, cannule, ecc.).
Trend analoghi si osservano nel nostro paese dove, secondo l'istituto Superiore di Sanità, la stima delle nuove infezioni si aggira attorno ai 4 mila casi, sempre più spesso acquisiti tramite rapporti sessuali non protetti. Negli anni è aumentata progressivamente la quota di soggetti che scopre di essere infetta solo in fase avanzata di malattia costituendo quindi, a loro insaputa, una possibile fonte di diffusione del virus. Si stima, infatti, che circa un quarto dei soggetti HIV-positivi presenti in Italia non sappia di essere infetto e più della metà dei soggetti con una nuova diagnosi di AIDS ignorava la propria sieropositività.
L’avvento delle nuove terapie antiretrovirali e l’assistenza medica avanzata hanno modificato, in modo particolare negli ultimi anni, le caratteristiche principali dell’epidemia di AIDS. Rispetto agli anni ottanta, infatti, i pazienti sieropositivi sperimentano oggi un periodo asintomatico e di benessere più prolungato e hanno migliori aspettative di vita rispetto al passato.
Redattore: Staff Dronet
Indirizzo: Programma Regionale sulle Dipendenze
Email: info@dronet.org
 

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