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15-01-2008 Dal National Institute on Drug Abuse (NIDA) speranze per il vaccino contro la cocaina
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Fonte: TIME
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Che cosa succederebbe se la scienza ci proponesse una pillola per proteggerci dalla dipendenza - dal fumo di sigaretta, dall’obesità, o dall’abuso di droghe e alcol?
Gli scienziati di tutto il mondo sono al lavoro per la ricerca di un vaccino – una pillola, non un’iniezione- che possa aiutare le persone che soffrono di pericolose dipendenze da sostanze, in particolare da cocaina, eroina e amfetamina. Secondo il Dr. Frank Vocci, responsabile dei progetti e della ricerca presso il National Institute on Drug Abuse (NIDA), entro 10 anni questo vaccino sarà realizzato. In particolare secondo il dott. Vocci sarà possibile avere un vaccino contro la cocaina, in grado quindi di aiutare milioni di tossicodipendenti, due milioni solo negli Stati Uniti.
Uno di questi vaccini, noto come TA-CD ( terapia per la tossicodipendenza –cocaina dipendenza) è stato sviluppato da un team formato da marito e moglie, il dr. Thomas Kosten, psichiatra e Therese Kosten, neuroscienziato e psicologo, per il Baylor College on Medicine del Texas. Il TA-CD ha avuto un buon successo nei primi studi clinici: in fase di revisione le persone che avevano avuto il vaccino hanno avuto il doppio della probabilità di ridurre il loro consumo di cocaina. I Kosten sono ora al lavoro perché il vaccino venga approvato dalla Food and Drug Administration, con uno studio su 300 persone, abitanti in sei città diverse. Se lo studio continuasse positivamente, il vaccino potebbe essere approvato dalle autorità federali.
Questo vaccino funziona diversamente rispetto ai tradizionali metodi che si utilizzano per contrastare la dipendenza, come la psicoterapia o altre terapie farmacologiche. Lo scopo del TA-CD infatti è quello di inibire la dipendenza, e quindi eliminare la gratificazione provocata dall’utilizzo di sostanze sul sistema nervoso centrale, piuttosto che rispondere ad essa. Negli ultimi dieci anni il vaccino è stato messo a punto, ma la sua lavorazione risale a molto tempo prima. Nel 1950 sono iniziati i primi studi su terapie in grado di bloccare i casi di overdose per droga. Nel 1970 presso l’Università di Chigaco,sono stati condotti studi su animali da laboratorio, scimmie, per cercare anticorpi all’eroina in grado di allegarsi a molecole del farmaco.
Il maggiore interesse dato alla cocaina nell’ultimo decennio è però determinato dalla consapevolezza che è aumentato notevolmente il numero delle persone tossicodipendenti che abusano di questa sostanza, soprattutto in Europa, spesso mescolandola con alcol. Il vaccino sarebbe in grado di ridurre non solo il numero delle ricadute, ma anche lo sviluppo della dipendenza.
Accanto agli studi sui vaccini per la cocaina, in Cina gli scienziati stanno studiando un vaccino contro l’eroina, il cui utilizzo è associato ad un aumento dei numeri di persone sieropositive o con epatite. Questo vaccino presenta però delle difficoltà maggiori, in quanto può interferire con altri trattamenti che la persona sta seguendo. La protezione all’eroina potrebbe infatti estendersi anche ad altri oppiacei, e i pazienti potrebbero non rispondere più a farmaci contenenti ad esempio morfina. Secondo i maggiori scienziati la guerra alle sostanze stupefacenti potrà essere condotta con successo nel 21° secolo, e se una pillola potrebbe non essere la soluzione a tutte le forme di dipendenza, provare che il vaccino TA-CD funziona è però il primo passo per il recupero di molti tossicodipendenti.
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Redattore: Staff Dronet
Indirizzo: Osservatorio Regionale sulle Dipendenze Regione Veneto, ULSS 20
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