Identifing and exploring young people’s experiences of risk, protective factors and resilience to drug use è una rassegna della più recente letteratura scientifica inerente i fattori associati al rischio dell’uso di sostanze da parte dei giovani, i fattori protettivi e la "resilience" messo a punto e reso disponibile in questi giorni dall’Home Office britannico.
Dalla rassegna emerge che:
- la predisposizione individuale non è legata a un singolo fattore di rischio: interazioni complesse infatti si verificano tra alcuni fattori di rischio e alcuni fattori cosiddetti protettivi
- la quantità di fattori di rischio a cui un individuo è sottoposto è predittivo del futuro uso di sostanze, indipendentemente dalla tipologia specifica di questi fattori di rischio: più fattori di rischio vi sono in campo, maggiore è la probabilità del giovane di assumere sostanze
- i fattori di rischio non sono statici e hanno valori predittivi diversi fra l’infanzia e l’adolescenza, possono essere transitori o persistere per lungo tempo
- i fattori di rischio possono essere utilizzati per identificare gruppi di giovani particolarmente vulnerabili allo scopo di sviluppare interventi mirati di prevenzione.
Fra i principali fattori di rischio per il giovane: madre che fuma o assume sostanze, fratelli che assumono sostanze, traumi infantili, problemi scolastici, uso di sostanze da parte di amici, tendenze antisociali nel gruppo di riferimento, bassa autostima, tendenza all’edonismo eccessivo, deficit di attenzione con disturbo di iperattività (ADHD), fobie, depressioni, ansia, comportamento aggressivo, basso reddito familiare, inizio precoce assunzione fumo e alcolici.
Fra i fattori cosiddetti protettivi si indicano: conseguenze negativa dell’assunzione di sostanze, non considerare la droga come patre del proprio stile di vita, non essere esposti alle droghe, adesione ai valori convenzionali, coinvolgimento in attività sociali, sportive, religiose, avere piani per il futuro.
Attenzione particolare viene data nello studio al concetto di “resilience” (cd. resilienza) ossia ai metodi e alle strategie che i giovani utilizzano tenersi lontani dalle droghe, seppur esposti alle sostanze e/o in presenza di numerosi fattori di rischio. La resilienza risulta da un complesso gioco di fattori che possono essere concettualizzati come tre stili cognitivo - comportamentali interrelati:
- la visione che "la droga non è per me"
- il convincimento che "le droghe sono incompatibili con i miei obiettivi personali"
- doti relazionali e capacità di resistere
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