“Più scienza, meno stigma” è il concetto portante del nuovo progetto del National Institute on Drug Abuse (NIDA) e del National Institute on Alcohol Abuse (NIAAA) volto a “far comprendere agli americani con parole chiare che la dipendenza è una malattia del cervello, cronica ma curabile come tutte le altre”, come sostiene da tempo il direttore NIDA Nora Volkow.
Con un finanziamento della Robert Wood Johnson Foundation (RWJF) è stato prodotto un documentario TV di 90 minuti che verrà trasmesso il prossimo 15 marzo in prima serata sulle principali reti televisive USA. Il titolo? Ovviamente, Addiction.
“Questa malattia – ha sottolineato oggi in una nota stampa il direttore NIAAA Ting Kai Li – colpisce 23,2 milioni di americani, ma solo il 10% di loro risulta in trattamento: Addiction ha lo scopo di informare il pubblico in merito alle cure mediche e ai trattamenti comportamentali fondati su solide basi scientifiche già disponibili”.
Una parte del documentario spiega perché i giovani risultano più vulnerabili all’abuso di sostanze e alla conseguente dipendenza mettendo in luce con parole semplici le differenze neurobiologiche fra cervello adulto e cervello dell’adolescente, ancora in via di formazione per cui maggiormente “sensibile”.
Viene dato ampio spazio anche alla dipendenza da alcol e ai farmaci attualmente utilizzati nel suo trattamento (disulfiram, naltrexone, acamprosato) e quelli ancora in fase di studio come il topiramato, attualmente sotto ricerca nei laboratori NIH di Charlottesville in Virginia.
Attivato infine Addiction in forma di portale scientifico divulgativo ad elevata fruibilità in cui i massimi esperti della materia illustrano con linguaggio comprensibile ai più le caratteristiche salienti di questa malattia e i trattamenti che risultano a oggi più efficaci, mettendo a disposizione ampie risorse per approfondimenti.
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