Influenzati da film ad alto contenuto esplicito - quelli che gli americani classificano come “R-rated” -, spesso visionati in TV chiusi nella propria camera da letto senza la supervisione degli adulti, sarebbero 7 volte più propensi a fumare rispetto ai coetanei...
E’ il ritratto di parte dei giovani bianchi americani che emerge da uno studio coordinato da Christine Jackson del Pacific Institute for Research and Evaluation pubblicato sugli Archives of Pediatrics and Adolescent Medicine di questo mese con il titolo R-Rated movies, bedroom televisions and initiation of smoking by White and Black adolescents.
Lo studio, oltre ad aver messo in luce la correlazione fra esposizione e modalità di fruizione di film con scene esplicite di violenza in cui i protagonisti fumano e aumento della propensione a fumare nei giovani bianchi, ha anche evidenziato che questo fenomeno non sembra verificarsi fra i giovani neri. Perché?
“La maggior parte degli attori attualmente protagonisti in questi film è bianca – spiegano i ricercatori –, i giovani neri non si identificano con questi modelli e ne risultano meno influenzati”.
Lo studio è stato finanziato dall’americano National Institute of Child Health & Human Development (NICHHD).
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