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05-12-2006 HIV e linfociti T memoria Vengono distrutti molto più rapidamente di quelli presenti nel sangue |
Fonte: Le Scienze
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Nelle persone infettate dall’HIV la maggior parte dei linfociti T memoria sparisce nel giro di alcune settimane. Le cellule memoria presenti nell’intestino, in particolare, vengono decimate nel giro di pochi giorni, mentre il numero di quelle presenti nel sangue cala più lentamente, in genere nel giro di diversi anni. A livello ematico, inoltre, con una adeguata terapia antivirale è possibile fra tornare questa popolazione di linfociti a livelli normali, ma finora non si sapeva se lo stesso succedesse anche per le corrispondenti popolazioni di linfociti T memoria presenti nell’intestino.
Una ricerca condotta presso l’Aaron Diamond AIDS Research Center della Rockefeller University e il Bernard-Nocht Institut di Amburgo, in Germania, e pubblicata sull’ultimo numero della rivista on line Plos Medicine dimostra che nel 70 per cento dei pazienti anche dopo anni di terapia antivirale il numero dei linfociti T memoria nell'intestino rimane molto basso, perfino nei casi in cui l’inizio la terapia HAART (Highly Active Antiretroviral Therapy) era stata iniziata precocemente. Tuttavia non è stato ancora possibile accertare se ciò sia dovuto alla diretta distruzione a opera del virus, a una sopravvenuta reazione immuno–mediata o a una alterazione nell’ambiente intestinale che ne impedisce la ricostituzione.
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Redattore: Staff Dronet
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