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14-11-2006
CANNABIS: MINISTERO RADDOPPIA IL LIMITE PER L'USO PERSONALE
Fonte: Ansa.it
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ROMA - E' stata raddoppiata la dose di cannabis in possesso per uso esclusivamente personale: dai 500 milligrammi (pari a 15-20 spinelli) consentiti dalla legge Fini-Giovanardi, entrata in vigore fra le polemiche lo scorso maggio, si è passati ai 1000 milligrammi (pari quindi a 30/40 spinelli) quantità al di sotto dei quali, il possessore non incorrerrà in sanzioni penali ma solo amministrative. Un decreto del ministro della salute, Livia Turco, d'intesa con i colleghi della giustizia e della solidarietà sociale, ha infatti rivisto la tabella per la cannabis, raddoppiandone appunto la dose lecita per uso personale. L'opposizione è insorta, considera il decreto un atto irresponsabile, ma anche molte organizzazioni del privato sociale non lo hanno gradito ritenendolo una "pezza" e non risolutivo. Quanti siano stati finora i consumatori entrati in carcere nei sei mesi di applicazione della norma, non si sa. Secondo una recente indagine del Cnca (Coordinamento nazionale comunità di accoglienza) sarebbero alcune migliaia le segnalazioni giunte alle prefetture (mediamente sono 60 mila l'anno le segnalazioni per uso personale di droga, e non solo per gli spinelli) ma non molte di queste sarebbero poi sfociate in un provvedimento penale, un po' per ritardi procedurali, un po' per tolleranza. "Non si può andare in carcere per uno spinello" ha commentato il ministro Turco per il quale l'obiettivo del governo resta la modifica della legge. "Non si intende liberalizzare l'uso della cannabis ma più responsabilmente far rientrare questi comportamenti nocivi per la salute tra gli atti da prevenire e non da reprimere con pene che possono arrivare fino al carcere", ha detto la Turco che aveva già annunciato il 26 giugno scorso l'intenzione di modificare la tabella sulla cannabis. Il tutto per evitare che finisca in galera un "normale" consumatore, mentre tutte le aggravanti per lo spaccio sono rimaste in vigore.
"E' un provvedimento di moderato riequilibrio" ha detto il ministro Paolo Ferrero per il quale il decreto intende evitare "accanimenti sui ragazzini che consumano la marijuana". Uno dei padri della legge, l'ex ministro Carlo Giovanardi, ha parlato di "raddoppio diseducativo ed azzardato". Forti
critiche anche dalla Lega ("é 'stupefacente': Turco non vuole far andare in carcere i giovani che fumano gli spinelli e li autorizza a mettere in tasca un po' di cannabis in più", secondo Enrico Montani), da An ("é l'anticamera del tentativo di legalizzare le droghe" per Maurizio Gasparri), dall'Udc
("Con tutti i problemi che ha la sanità il ministro Turco accontenta i radicali e lascia le famiglie sole", per Luisa Santolini). "E' una politica omicida" ha affermato Alessandra Mussolini di Alternativa sociale. Delusi alcuni operatori del privato sociale, sia nel merito del provvedimento sia per la
mancata concertazione. Fra questi, don Antonio Mazzi: "non si risolvono così i problemi della droga. Si fa solo confusione ed aumentiamo i capricci della gente. Il governo ha fatto tante parole, aveva promesso di metterci intorno ad un tavolo ed invece...".
Contraria al decreto anche la Fict per la quale il governo "ha messo una pezza" e che sembra non abbia la volontà politica di rivedere la legge con un taglio educativo-formativo. Di diverso parere il Cnca (Coordinamento nazionale comunità accoglienza). La decisione odierna "é il primo passo per una modifica della legge, è benvenuto".
Redattore: Staff Dronet
Indirizzo: Osservatorio Regionale sulle Dipendenze Regione Veneto, via Germania 20, 37135 Verona
Email: info@dronet.org
 

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