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03-09-2006
"Gli Italiani e l''Alcool 2006" Presentati i risultati principali della V° Indagine Doxa
Fonte: Osservatorio Permanente sui Giovani e l’Alcol
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All’interno della sezione PUBBLICAZIONI è possibile scaricare l’indagine GLI ITALIANI E L’ALCOOL 2006. La V indagine sugli Italiani e l’alcool, consumi, atteggiamenti tendenze promossa dall’Osservatorio Permanente Giovani ed Alcool d’intesa con Doxa, propone all’attenzione pubblica un’immagine articolata di un comportamento diffuso quale il consumo di bevande alcoliche, declinato nel presente rapporto da più viste: il monitoraggio dei consumi, il contributo delle diverse bevande al consumo, l’evoluzione della quantità e qualità del consumo nel percorso di vita degli individui, il rapporto tra alcool e stili di vita, le dinamiche dell’abuso in età giovanile e non.
Questa indagine 2006, condotta da Doxa nell’autunno 2005 su un campione statistico della popolazione italiana di 2067 individui a partire dai 13 anni interpellati a domicilio da rilevatori formati ad hoc, rivela in primo luogo la presenza consistente dell’alcool nella abitudini degli italiani. La platea dei consumatori (chi beve almeno una volta in tre mesi) supera di poco l’80% appare stabilizzata (+1% rispetto a 5 anni fa). I Consumatori regolari (almeno una volta nella settima) sono il 67% (+2%). Tra le bevande consumate il vino mantiene una assoluta posizione di bevanda di riferimento nazionale, seguito dalla birra, dagli aperitivi e digestivi, e piuttosto indietro nella scala, dai superalcolici e dalle nuove bevande alcoliche. In un contesto in cui il consumo di alcolici non è sostanzialmente dissimile da zona a zona del Paese (con una marcata dominanza del consumo maschile su quello femminile), il consumo di bevande alcoliche è e resta in Italia un fatto socialmente controllato, oltre che socialmente rilevante. Si inizia ad assaggiare e conoscere le bevande nel contesto familiare, spesso associato ad un evento ritualizzato (intorno ai 14 anni per il vino e la birra, verso i 16 per le bevande a maggior gradazione alcolica), in una situazione di trasmissione dell’atto di bere dalle generazioni più anziane a quelle più giovani in una cornice di naturalità contraddistinta né da un eccesso di significato del rito di passaggio ma nemmeno da un eccesso di permissivismo o di indifferenza. Nell’adolescenza avanzata il giovane progredisce in una conoscenza del rapporto con la sostanza alcool in cui, alle prime occasioni di consumo autonomamente deliberato (indirizzato di preferenza verso la birra ma non immune dal primo contatto con i superalcolici), corrisponde frequentemente un evento di perdita di controllo (esprimentesi vuoi nel primo episodio di ubriachezza, vuoi nel primo episodio di “sballo” alcolico, come nel binge drinking). A questa fase, rapida e scevra di problemi per molti, ma che per alcuni evolve verso un’area grigia di comportamenti incerti e per altri ancora verso varie forme di abuso che si sovrappongono ad altre forme di abuso con droghe o altre sostanze illegali, segue di norma un percorso di maturazione fisiologica del consumo. I consumi medi aumentano (e tendono a farlo fino all’età soglia dei 34 anni) per poi stabilizzarsi e diminuire. Si configura così un percorso del consumo degli italiani che potremmo denominare “carriera del consumo”, i cui tratti determinanti sono quelli sociologicamente ben conosciuti delle culture mediterranee: dominanza del modello sociale e “vinocentrico” del consumo, associazione sistematica del consumo nell’ambito dei pasti comuni, consumi paritari tra maschi e femmine e iniziazione al consumo intra-familiare, esercizio del controllo sull’abuso mediato dalla categoria della moderazione. Quest’ultimo aspetto spiega bene, in positivo, il valore della tolleranza sociale verso il bevitore problematico tradizionalmente presente nel modello mediterraneo. Non si tratta di indifferenza e sciatteria sociale quanto dell’atteggiamento aperto al recupero dell’individuo in un contesto di non segregazione del portatore del problema e quindi di solidarietà comunitaria verso la persona.
All’interno di questo arco interpretativo, il rapporto dedica doverosamente spazio alle diverse declinazioni del bere problematico, da quelle sostanzialmente benigne della trasgressione adolescenziale a quelle ben più tenaci dell’abuso reiterato e della commistione alcol-droga. Da un lato l’episodicità dell’ebbrezza e della ubriachezza (rispettivamente 15,8% e 5,2% sull’intera popolazione) tocca componente della popolazione relativamente minore e tuttavia bisogna registrare nel confronto tra il 2000 ed il 2006 un aumento della percentuale di adulti di 15 anni ed oltre che dichiarano almeno un episodio di ubriachezza importante (dal 4 al 7%). Si tratta di un dato non positivo moderato però parzialmente dalla diminuzione del dato relativo agli episodi reiterati. In fascia giovanile esiste un problema emergente, sia pure già conosciuto che è quello relativo al binge drinking (consumo di 5 bevande alcoliche di fila nello spazio di due ore lontano dai pasti). Il 10, 2% dei giovani in età compresa tra i 13 ed i 24 anni hanno avuto almeno un’esperienza di binge. Si tratta di un comportamento (decisamente maschile ma non del tutto sconosciuto alle ragazze) che segnala l’esistenza di un’area di convergenza degli abusi giovanili verso modelli mutuati dallo stile anglosassone. E’ ovviamente un portato delle tendenze globalizzatrici della nostra epoca che non deve però essere assimilato al comportamento standard dei giovani italiani. Si tratta però di una tendenza preoccupante cui va data una risposta mirata. Rispetto al capitolo sempre importante del rapporto tra alcol e guida si registra un lieve aumento degli episodi dichiarati da parte degli adulti di 15 anni e oltre. A fronte di una maggiore consapevolezza del rischio della guida in stato di ebbrezza da parte dei più giovani permane una certa sottovalutazione della questione da parte degli individui in età più avanzata. “
Redattore: Staff Dronet
Indirizzo: Osservatorio Regionale sulle Dipendenze Regione Veneto, via Germania 20, 37135 Verona
Email: info@dronet.org
 

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