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17-08-2006
TABACCO: DIMINUISCONO I FUMATORI, PER LA PRIMA VOLTA ANCHE LE DONNE, MA IL NUMERO DEI GIOVANI CON LA SIGARETTA RESTA COSTANTE
Presentati oggi all'ISS i dati sulle abitudini al fumo degli italiani: diminuisce nel complesso il numero dei fumatori, la riduzione più marcata si registra a sorpresa tra le donne, rimane stabile il numero dei giovani col vizio della sigaretta
Fonte: Istituto Superiore di Sanità
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Diminuisce quest'anno, per la prima volta in Italia, il numero delle donne che fumano. Sono loro, infatti, che hanno fatto registrare una riduzione dell'1,8%, giungendo a rappresentare il 20,3% della popolazione italiana, mentre gli uomini, che confermano la riduzione dello 0,7%, misurata tra il 2004 e il 2005, giungono ad un valore del 28,6%. Diminuisce, nel complesso, il numero di tutti i fumatori, di circa 5 punti percentuali in meno rispetto al 2001; resta costante invece il numero dei giovani che fumano e aumenta quello dei non fumatori, ossia quelle persone che non hanno mai fumato nella loro vita, rappresentando quasi il 60% della popolazione (circa 29 milioni di individui). Sono questi alcuni dei risultati dell'indagine DOXA elaborati dall'Istituto Superiore di Sanità, presentati oggi integralmente all'ISS nel corso dell' VIII Convegno Nazionale "Tabagismo e Servizio Sanitario Nazionale".
"Se diminuisce complessivamente il numero dei fumatori nel nostro Paese – dichiara Enrico Garaci, Presidente dell'ISS – i giovani, però, non hanno cambiato significativamente i loro atteggiamenti verso il tabagismo. Il 28,6% dei ragazzi tra i 15 e i 24 anni, infatti, sono fumatori. E' su di loro, quindi, che occorre agire poiché è l'investimento più significativo per prevenire prima di tutto le patologie fumo-correlate e poi i costi socio-sanitari che ne derivano. La buona notizia, invece, è che aumentano i non fumatori, cioè quella parte di popolazione che non ha mai acceso una sigaretta. Ed è questo uno dei risultati più significativi dell'impegno delle istituzioni nella lotta al tabagismo, sia in termini di prevenzione e divulgazione dei danni del fumo attraverso campagne di informazione e comunicazione, sia in termini di politica economica con gli aumenti dei prezzi delle sigarette".
"I risultati dell'indagine – spiega Roberta Pacifici, dell'Osservatorio Fumo, Alcol e Droga dell'ISS - mostrano che l'abitudine al fumo è un vizio che gli italiani, uomini e donne, stanno abbandonando. I dati del 2006 confermano quanto osservato dall'analisi del trend storico degli anni precedenti, secondo cui negli ultimi 30 anni si assiste ad una costante diminuzione del popolo dei fumatori, più evidente negli uomini fino al 1990 periodo in cui le donne invece hanno incrementato la loro abitudine a fumare, ma a partire da questo anno in poi i valori percentuali di prevalenza nei due sessi si sono avvicinati. Le riduzioni registrate negli ultimi 15 anni sono dell'11% tra gli uomini e del 5,6% tra le donne. Dal 1990 gli uomini fumano in media 4 sigarette in meno al giorno, da 16,3 a 13,6, mentre le donne rimangono stabili a 12".
Attualmente fuma il 24,3% delle persone dai 15 anni in su corrispondenti a circa 12 milioni e 200 mila cittadini italiani, i non fumatori sono il 57,6% e gli ex fumatori il 18,1%, pari rispettivamente a 29 milioni di italiani e a 9 milioni di italiani.
Importanti sono stati anche i supporti offerti dal Servizio Sanitario Nazionale per sostenere i fumatori nel percorso della cessazione al fumo. "Accedere ad un centro antifumo e completare il programma terapeutico concordato con gli specialisti – afferma Roberta Pacifici - rappresenta un determinante di successo per rimanere nella condizione di non fumatore".

L'età: tra i 25 e i 44 anni la "tentazione" è più forte
L'analisi per età mostra che la fascia con una prevalenza maggiore di fumatori e fumatrici è quella dei 25-44 anni, anche se i valori del 2006 (33,5% maschi, 27% femmine) sono inferiori a quelli osservati nel 2005 (35,9% maschi, 31,1% femmine). Nelle fasce di età più elevate l'abitudine al fumo subisce delle sensibili flessioni, in particolare le fumatrici appartenenti alla classe di 45-64 anni diminuiscono in maniera significativa rispetto ai due anni precedenti, raggiungendo un valore inferiore alla media nazionale pari al 19,3%. Nel 2004 le donne in età matura che avevano il vizio del fumo erano il 23% e nel 2005 il 24,5%.
Un discorso a parte meritano i giovani. Quelli che tra i 15 e i 24 anni hanno il vizio del fumo hanno fatto registrare nel 2006 degli incrementi anche se ancora le percentuali restano sotto i livelli del 2004. Tuttavia l'andamento della prevalenza dei fumatori nei giovani è altalenante, fatta di incrementi e diminuzioni alternati per cui non è ancora possibile definire in modo chiaro le dinamiche che caratterizzano questa fascia di popolazione rispetto all'abitudine al fumo.

La provenienza geografica: si fuma in tutta la penisola
L'analisi della ripartizione geografica evidenzia una distribuzione quasi uniforme dei fumatori sul territorio nazionale (Centro-Italia, 25,5%; Nord 23,8% e Sud e Isole 24,4%), mentre si notano delle differenze nell'analisi congiunta per sesso e territorio. Da questo tipo di analisi si nota che le differenze di genere nella diffusione dell'abitudine a fumare risultano molto marcate nell'Italia Centrale dove alla più elevata prevalenza di fumatori tra gli uomini (31,8%) si contrappone la più bassa prevalenza tra le donne (19,7%), mentre nel Nord Italia e nel Sud le percentuali di fumatori, uomini e donne, si avvicinano, rispettivamente 26,8% e 21,% nel settentrione e 29,2% e 19,8% nel meridione.

Quanto si fuma ogni giorno?
Rispetto al numero medio di sigarette fumate al giorno la situazione rimane pressoché stabile rispetto all'anno precedente, sia per i "fumatori moderati" (meno di 15 sigarette/die) che per i "medi fumatori" (15-24 sigarette/die), mentre si registra una diminuzione dei "forti fumatori" (25 o più sigarette/die) di circa un punto percentuale (2,4% vs 1,5%). Analizzando il trend del consumo medio giornaliero si osserva, negli ultimi anni, una continua diminuzione: si è passati infatti da circa 17 sigarette al giorno del 2002 a 13,6 sigarette nel 2006.

Metodo di indagine
Per incarico dell'Istituto Superiore di Sanità e in collaborazione con l'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri e la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, la DOXA ha effettuato un'indagine campionaria volta a rilevare:
- la prevalenza dei fumatori sulla popolazione italiana adulta;
- alcune abitudini dei fumatori (consumo giornaliero, tentativi di smettere, luoghi d'acquisto, spesa media settimanale, ecc.);
- le opinioni degli italiani (fumatori e non) su alcuni argomenti legati al fumo (i recenti divieti, il ruolo del medico di base, le misure di disassuefazione, la possibilità di combattere il tabagismo mettendo delle foto sui pacchetti, ecc.).
Per questa indagine sono state condotte 3.039 interviste ad un campione rappresentativo della popolazione italiana adulta di 15 anni ed oltre. La rilevazione è stata effettuata col sistema CAPI (Computer Assisted Personal Interviewing) da 135 intervistatori opportunamente istruiti e controllati. Le interviste sono state realizzate nel periodo 1 marzo- 15 aprile 2006 in 147 comuni di tutte le regioni italiane

All'interno del sito Istituto Superiore di Sanità si possono scaricare i seguenti documenti:
CONSUMO DI TABACCO MONDIALE E NAZIONALE
DIVIETI DI FUMARE NEI LOCALI PUBBLICI SUI POSTI DI LAVORO
POLITICA DI CONTROLLO DEL TABAGISMO
IMPEGNO NAZIONALE E INTERNAZIONALE DEL MINISTERO DELLA SALUTE CAMPAGNA ANTIFUMO ISS - RAI
PROGETTO MILD
in formato pdf.
Redattore: Staff Dronet
Indirizzo: Osservatorio Regionale sulle Dipendenze Regione Veneto, via Germania 20, 37135 Verona
Email: info@dronet.org
 

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